“Scrivi qualcosa sullo stage di Viterbo?”

Mi sembrava impossibile. Troppe settimane mi separavano dall’esperienza vissuta in quei giorni di settembre. Ma prima di “buttare la spugna” ho chiuso gli occhi sperando in un salvifico teletrasporto: ha funzionato!
Ed eccomi seduta, in compagnia di Rosalinda, la mia compagna di viaggio, nei sedili posteriori di una macchina, a scrutare nello specchietto retrovisore i visi di Roberta e Chiara, due sconosciute sedute davanti, disponibili e simpatiche con le quali da Roma dovevamo raggiungere Viterbo il 27/9 in tempo per l’apertura dei lavori del II stage del Progetto Erasmus Protect , promosso da Welcome APS e organizzato per l’Italia dall’Associazione Spondé, con il partenariato della Provincia e del Comune di Viterbo e patrocinato anche da CARIVIT e Camera civile di Viterbo. Imboccare la strada nazionale è stato il migliore errore che avremmo potuto fare: lasciare l’aeroporto, la città, il traffico, gli Autogrill e attraversare un lungo, luminoso e verde corridoio alberato si è rivelata la via più salutare per addentrarci poi nel magico ambiente medioevale e immergerci, sin dall’arrivo, in quell’ esperienza bella e formativa che non potrà più prescindere dal ricordo di Viterbo e dalle sue atmosfere.

Nella imponente e preziosa sala della sede dell’Università della Tuscia a Santa Maria in Gradi, messa generosamente a disposizione dal Rettore, con una impeccabile organizzazione, supportata dalla Prof.ssa Melchiorre e tanti altri, che ha ritmato le ore dei lavori, (efficiente proporzionalmente alla cura profusa per renderla tale), per tre giorni si sono svolti i lavori del “Progetto ERASMUS PROTECT – scambio di buone prassi sulla giustizia riparativa per la diffusione del rispetto dei diritti della vittime” . Numerosi operatori provenienti da tutta Europa ( Belgio, Germania, Spagna, Portogallo) si sono confrontati sulle esperienze e modalità precipue del proprio approccio alla giustizia riparativa, nucleo portante del forum; le sessioni di lavoro, attraverso video, narrazioni e gruppi centrati ognuno su temi diversi, hanno prodotto interessanti spunti di riflessione e aspetti nascosti nelle pieghe della delicata e complessa opera della mediazione. Al di là dei tanti tasti personali che questa esperienza Erasmus avrà fatto risuonare in ognuno, certamente la più preziosa è avere avuto ancora una volta la conferma che solo dal confronto può nascere un’idea terza sulla quale lavorare per un costruttivo percorso comune e quindi, nella fattispecie , che solo un approccio coordinato a livello europeo in futuro potrebbe giungere a riformare il sistema penale e giudiziario comunitario.

A conclusione di quello che può ben definirsi quale stage formativo, e che ha visto l’alternanza del Belgio e dell’Italia, nel pomeriggio del 29 nella sede della Provincia, a Palazzo Gentili, si è avuto modo di conoscere ed apprezzare l’attività dello sportello A.Vi.Re., fiore all’occhiello dell’Associazione Spondé, della Provincia e del Comune di Viterbo che dal 2019 hanno dato linfa, unitamente alle Istituzioni del territorio, al detto sportello d’ascolto garantendo così, alle persone vittime di reato, una rete che offre accoglienza nel fornire informazioni e consulenze, assistenza psicologia e informazioni sulla giustizia riparativa.
Il giusto finale degli intensi tre giorni viterbesi è stata una interessante tavola rotonda con gli interventi dei maggiori esponenti della Provincia, Comune, Prefettura, Procura, , Tribunale, Forze dell’ordine, Questura, Università degli Studi della Tuscia, Asl, Camera civile e Camera penale. Fondamentale anche la presenza dell’Assessorato Regionale, nella persona dell’Assessora e del Dirigente della direzione generale per l’inclusione sociale che hanno dato prospettive di consolidamento allo sportello A.Vi.Re.
Giornate intense, arricchenti, dal respiro alto, fatte anche di piacevoli contatti umani, a volte agevolati dalle brave e simpatiche traduttrici simultanee che sempre con generosità hanno facilitato la comunicazione.
Non ho fatto cenno all’interessante visita guidata per Viterbo offerta dalla sindaca del Comune di Viterbo con la Proloco, e alle colazioni, ai brunch, al pranzo offerto dai ragazzi della Scuola provinciale alberghiera di Viterbo, alle tavolate, alle doppie pizze, alle birre, alle passeggiate serali e ai comodi letti di un ottimo albergo, ma il tempo non me lo consente, il teletrasporto mi sta per scadere…


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