Corso di aggiornamento per mediatori penali
dialogo, crescita e confronto per una giustizia più umana
Dal 6 all’8 settembre 2024, presso le Terme Acqua Pia di Montevago, si è svolto un significativo corso di aggiornamento per mediatori penali, segnando una tappa essenziale per il rafforzamento della giustizia riparativa in Italia. L’iniziativa, condotta dalle esperte Maria Pia Giuffrida e Susanna Vezzadini, ha risposto alla necessità di adeguarsi al Decreto Legislativo n. 150 del 2022, che inserisce ufficialmente la giustizia riparativa nel contesto normativo italiano. L’evento ha riunito mediatori provenienti da tutta Italia, sia in presenza sia online, per riflettere insieme e creare un dialogo condiviso su tematiche cruciali.
Uno dei momenti più intensi del corso è stato l’approfondimento sul ruolo della vittima e sul significato delle parole che usiamo in mediazione. La riflessione si è soffermata sull’importanza di termini come “empatia”, “ricostruzione” e soprattutto su prefissi come “ri-“: ripensare, ripartire, riconoscere. Susanna Vezzadini ha sottolineato come il ruolo del mediatore sia quello di restituire voce e spazio alla vittima, accompagnandola in un percorso che va oltre la stigmatizzazione sociale, verso un’identità rinnovata e consapevole.
Il corso è stato arricchito da interventi che hanno portato prospettive diverse, ma complementari. Mimmo Spina ha approfondito la gestione del colloquio informativo alla luce della Riforma Cartabia, evidenziando l’importanza di adattarsi al vissuto e alle aspettative della persona, mantenendo sempre un approccio dialogico e rispettoso. Fabrizio Giorcelli ha invece guidato una riflessione sul trattamento dei dati personali nei centri di giustizia riparativa, richiamando il principio di minimizzazione e la necessità di una gestione trasparente e conforme alle normative.
Tullia Passerini, Lilla Wisniewska e Chiara Spitale hanno raccontato la loro esperienza nella realizzazione di un incontro dialogico tra un gruppo di dieci detenuti della Casa di Reclusione di Rebibbia Penale e un gruppo di studenti di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. Dopo mesi di effettuato di scambio e di riflessione sulla giustizia riparativa con ciascun gruppo, il 22 maggio 2024 si è realizzato un incontro dialogico che si è rivelato un’esperienza significativa per tutti i partecipanti.
Il corso ha inoltre aperto una finestra sulle esperienze internazionali: Flavia Arnese ha condiviso il modello irlandese, dove la giustizia riparativa è profondamente radicata nel sistema sociale e penale, mentre Serena Bernardini ha raccontato il percorso di crescita della giustizia riparativa in Bolivia, con particolare attenzione al ruolo centrale delle comunità e delle famiglie.
I partecipanti hanno concluso il percorso sentendosi parte di una rete che, come una “ragnatela sottile,” è stata costruita con cura e impegno. Il desiderio comune è di mantenere attivo questo legame, attraverso nuovi momenti di incontro e condivisione per promuovere una giustizia riparativa sempre più consapevole, umana e vicina alle persone.
Per ulteriori dettagli sui prossimi appuntamenti e aggiornamenti, vi invitiamo a visitare
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