I portatori di spondé attraversarono il paese per annunciare l’armistizio e mettere in atto la pace, incruenta, mite, irrevocabile e nel contempo definitiva.
(Cfr. Walter Burkert, 2003)
L’Associazione
Spondé
Gli obiettivi dell’Associazione
L’associazione si propone di diffondere una cultura di pace, rafforzare gli standard di cultura civica, concorrere al contenimento dell’allarme sociale tramite azioni nell’ambito della prevenzione generale e speciale.
In particolare, nell’ambito dei suoi scopi statutari e in linea con le direttive europee in materia, a diffondere la giustizia riparativa e la tutela delle vittime di reato e, più in generale, di chiunque si senta vittima.
Gli ambiti di intervento
L’associazione ha come scopo la realizzazione di azioni di promozione sociale e culturale, di prevenzione primaria e secondaria, di formazione e orientamento, di integrazione sociale, economica, lavorativa, culturale e interculturale, di soluzione pacifica dei conflitti, conciliazione, mediazione sociale, familiare e penale, nonché di cooperazione nell’ambito della solidarietà nei confronti dei paesi in via di sviluppo.
Il metodo
Gli operatori assicurano a ciascuno dei convenuti uno spazio di parola e di ascolto, protetto, riservato, ove ciascuno possa dare voce al proprio vissuto e alle proprie emozioni.
Spondé mutua il proprio metodo dall’esperienza decennale di Mark S. Umbreit e Jacqueline Morineau, che propongono un approccio umanistico alla risoluzione dei conflitti.
La Storia
L’Associazione nasce nel 2014 con riferimento alla esperienza professionale di Maria Pia Giuffrida, mediatore penale, già dirigente generale del Dap e Presidente dell’Osservatorio permanente sulla giustizia riparativa e mediazione penale, istituito presso il Dipartimento, dal 2002 al 2012.
Al piccolo numero di soci fondatori (4) si sono uniti in questi anni numerosi operatori (23) formati quali mediatori penali ovvero quali operatori specializzati nell’ascolto e accoglienza delle persone vittime di reato, che condividono il significato profondo di una cultura di pace e di ri – costruzione di relazioni significative.
Chiesa Valdese
Progetto
“A ciascuno il suo: spazi di parola e riparazione
nel sistema scolastico”
“progetto realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese”
News
Chiesa Valdese – “Progetto A ciascuno il suo: spazi di parola e riparazione nel sistema scolastico”
Chiesa Valdese Progetto “A ciascuno il suo:spazi di parola e riparazione nel sistema scolastico” Il progetto “A ciascuno il suo: spazi di parola e riparazione nel sistema scolastico” realizzato con…
PROGETTI SUI TEMI DELLE VITTIME AL CENTRO DELLA SICILIA
PROGETTI SUI TEMI DELLE VITTIME AL CENTRO DELLA SICILIA L’Associazione Spondé ha condotto due progetti sui temi delle vittime di reato nel territorio di Caltanissetta e Gela nel corso del…
Dona il tuo 5 X Mille
Progetto Restart Together
CONCLUSIONE DEL PROTECT ERASMUSPLUS PROJECT – BERLINO 2023
CLINICA LEGALE in MEDIAZIONE PENALE
“RESTART TOGETHER, RIPARTIAMO INSIEME”
Corso di Aggiornamento per Mediatori Penali
Progetto “La giustizia dell’aratro” anno 2022
Staff Exchange con Victim Support Europe
ERASMUS PROJECT – PROTECT “Exchanging good practices on restorative justice and promoting the victims’ rights protection” 27-30 settembre 2022
Sensibilizzazione alla Giustizia Riparativa
PROTECT – Scambio di buone prassi sulla giustizia riparativa e per la diffusione del rispetto dei diritti delle vittime – Settembre 2022
Stage di aggiornamento per Mediatori Penali
L’Associazione ha dedicato un approfondito studio alla tutela e garanzia delle parti nel contesto dei servizi di Giustizia Riparativa, presentando un’ipotesi di codice di condotta ai sensi dell’Art. 40 Reg. EU. 2016/679 all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, per l’approvazione.
A tale codice hanno già aderito la Cooperativa DIKE e l’Associazione Gruppo Abele.
Stralcio della relazione di accompagnamento >>
“INCONTRIAMO LA GIUSTIZIA RIPARATIVA”
Lezioni magistrali e testimonianze sulla Giustizia riparativa nel procedimento penale minorile.
Una produzione video realizzata con il contributo dell’AGIA – Autorità garante per l’infanzia e l’adoloscenza